graduatorie gps 24 26

Guida Completa alle Graduatorie GPS 2024/26: Presentazione delle Domande e Requisiti di Accesso

Graduatorie GPS 2024/26: È stata pubblicata l’Ordinanza n. 88 del 16 maggio, che regola l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e nelle graduatorie di istituto per i posti comuni e di sostegno, oltre all’assegnazione degli incarichi a tempo determinato per il personale docente nelle scuole statali e per il personale educativo. Le domande devono essere presentate entro le ore 23:59 del ventunesimo giorno successivo all’apertura delle istanze.

Presentazione della domanda:
Gli aspiranti devono presentare la domanda esclusivamente online, dalle ore 12:00 del 20 maggio 2024 alle ore 23:59 del 10 giugno 2024, tramite il portale INPA (www.inpa.gov.it). Per accedere, è necessario possedere le credenziali SPID o della Carta di Identità Elettronica (CIE) ed essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è disponibile anche su www.miur.gov.it seguendo il percorso: “Argomenti e Servizi > Reclutamento e servizio del personale scolastico > Graduatorie provinciali di supplenza”.

Requisiti di accesso:
Gli aspiranti possono iscriversi per tutte le classi di concorso per cui possiedono i requisiti. Le operazioni possibili sono: primo inserimento, aggiornamento e trasferimento di provincia. I docenti inseriti nell’elenco aggiuntivo alla prima fascia nel 2023/24 devono presentare domanda per essere inseriti a pieno titolo in prima fascia.

Punteggi e titoli:
Per chi presenta domanda di aggiornamento, al punteggio già posseduto si aggiunge quello relativo ai nuovi titoli e servizi conseguiti dopo il 31 maggio 2022 e fino alla data di scadenza della domanda. È possibile l’inserimento in prima fascia con riserva, se il titolo indicato sarà conseguito entro il 30 giugno 2024. I titoli dichiarati devono essere posseduti entro la data di scadenza della domanda.

Titoli specifici:
Il titolo estero “Master de Profesorado” conseguito in Spagna è riconosciuto senza riserva. I 24 CFU non danno punteggio, mentre le certificazioni informatiche e linguistiche devono essere inserite tra i titoli culturali.

Fasce delle graduatorie:
Le graduatorie sono suddivise in prima fascia (personale abilitato) e seconda fascia (personale non abilitato). È possibile confermare l’iscrizione senza presentare nuova istanza se non ci sono nuovi titoli da dichiarare, ma è consigliato dichiarare nuovamente i titoli di preferenza posseduti.

Scelta della provincia:
Si può scegliere una sola provincia per tutte le classi di concorso/posti di insegnamento richiesti, valida sia per le GPS provinciali che per le graduatorie di istituto. All’interno della provincia si possono scegliere fino a venti scuole per ogni classe di concorso.

Utilizzo delle GPS:
Le GPS sono utilizzate per le supplenze annuali (31 agosto) e fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), con conferimento tramite procedura informatizzata. Le graduatorie di istituto sono utilizzate per supplenze temporanee e per supplenze annuali se le GPS sono esaurite, conferite dai Dirigenti Scolastici.

Supplenze per il 2024/25:
Scompare la classica MAD (Messa a Disposizione). Per aumentare il punteggio, è disponibile un’offerta formativa specifica.

30 cfu ecampus

Guida Completa ai CFU per l’Insegnamento: Differenze tra 24, 30 e 60 CFU

Vuoi intraprendere la carriera nell’insegnamento? È fondamentale conoscere i Crediti Formativi Universitari (CFU) richiesti per accedere ai concorsi e alle graduatorie. Scopriamo insieme le differenze tra i percorsi da 24, 30 e 60 CFU e cosa prevede la riforma in vigore.

24 CFU: Requisito Essenziale ma Non Abilitante

I 24 CFU sono imprescindibili per partecipare ai concorsi ordinari nella scuola secondaria e per inserirsi nelle graduatorie provinciali per le supplenze. Tuttavia, non conferiscono l’abilitazione all’insegnamento, che richiede percorsi specifici come il TFA o il superamento del concorso.

30 CFU: Percorsi Transitori in Fase di Transizione

Fino al 31 dicembre 2024, è possibile accedere ai concorsi con almeno 30 CFU, inclusi quelli di tirocinio diretto. Questi percorsi, pur diversi dai tradizionali 24 CFU, costituiscono una parte del percorso completo da 60 CFU. Dopo il concorso, sarà necessario completare i restanti CFU con un corso da 30 CFU e superare la prova finale per ottenere l’abilitazione.

60 CFU: Nuova Normativa per l’Abilitazione

La riforma introdotta dal Decreto 36/2022 prevede percorsi di abilitazione da 60 CFU, che includono tirocinio diretto e indiretto e una prova finale. Dal 2025, l’abilitazione all’insegnamento sarà vincolata al completamento di questo percorso. Tuttavia, chi ha già ottenuto i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 potrà beneficiare di un’abbreviazione del percorso, pur completando i 60 CFU e l’esame finale di abilitazione.

Conclusioni: Adattarsi alla Nuova Normativa

La riforma implica una transizione verso percorsi più completi e orientati alla pratica didattica. Chi intende intraprendere la carriera nell’insegnamento dopo il 31 ottobre 2022 dovrà attenersi ai percorsi da 30 o 60 CFU. È essenziale monitorare l’emanazione dei decreti attuativi per adeguarsi tempestivamente alla nuova normativa e garantire l’accesso ai concorsi e ai corsi di specializzazione.

che cos'è pekit

Certificato di alfabetizzazione digitale, cos’è Pekit Expert?

Cos’è il Pekit?

La Certificazione Pekit Expert viene riconosciuta dal MIUR, è valida, come il Corso Certificazione Eipass 7 Moduli, per accertare le competenze nell’utilizzo del PC e del Web.

Il percorso di certificazione è basato su un approccio graduale delle competenze, che attraverso 4 fasi che corrispondono al altrettanti stadi di conoscenza, si presta ad essere rivolto a tutte le fasce d’età, dai ragazzini della scuola primaria, sino agli adulti e gli anziani.

Il MIUR ha riconosciuto la Certificazione PEKIT come titolo valutabile secondo le tabelle ministeriali vigenti. Secondo le tabelle di Valutazione Titoli, la certificazione assegna un punteggio pari a 0,5 nelle graduatorie docenti e da 0,3 a 0,6 nelle graduatorie ATA.

Il corso Pekit è valido per il punteggio delle GPS I e II fascia di scuola infanzia e primaria, secondaria I e II grado, ITP, sostegno e personale educativo.

Il corso Pekit expert online è composto da 4 moduli tematici:

  • Cominciare le operazioni
  • Vivere in connessione
  • Esperienza Multimediale
  • Diventare Esperti

Al termine di ogni modulo è previsto un test finale a risposta multipla. Ogni test è composto da 36 quesiti da risolvere entro un tempo massimo di 45 minuti.

Al superamento di tutti e 4 gli esami finali sarà rilasciata la certificazione Pekit nei successivi 2/3 giorni lavorativi.

cos'è il clil

Cos’è il CLIL? Punteggio Graduatorie Docenti

Il CLIL, acronimo di “Content and Language Integrated Learning,” è un corso di perfezionamento che consiste nell’insegnamento di una materia scolastica in lingua straniera.

In altre parole, gli studenti del corso di perfezionamento CLIL imparano una disciplina, come la storia o la matematica, utilizzando una lingua diversa dalla loro lingua madre. L’obiettivo è quello di sviluppare, contemporaneamente, competenze linguistiche e conoscenze disciplinari.

Questo approccio mira a integrare l’apprendimento della lingua con la comprensione di concetti accademici, consentendo agli studenti di acquisire conoscenze sia nella materia che nella lingua straniera.

Il CLIL è stato implementato in molte scuole al fine di migliorare le competenze linguistiche degli studenti e di favorire l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari e lingua straniera.

Il CLIL è rivolto a tutti i docenti o aspiranti docenti che vogliono ampliare le proprie conoscenze e ottenere un punteggio spendibile nelle graduatorie scolastiche.

Infatti, esso attribuisce il seguente punteggio:

  • 3 punti nelle GPS se Corso CLIL è congiunto a certificazione inglese B2 (totale 3 + 3);
  • 3 punti nelle GPS se Corso CLIL è congiunto a certificazione inglese C1 (totale 3 + 4);
  • 3 punti nelle GPS se Corso CLIL è congiunto a certificazione inglese C2 (totale 3 + 6);
  • Da 0,50 punti 1 punto nelle Graduatorie di Trasferimento/Mobilità personale a T.I. (già di ruolo);
  • 1 punto nelle Graduatorie per Incarichi Dirigenti Scolastici;
  • Da 0,50 punti a 3 punti per Concorso Dirigenti Scolastici

Per maggior informazioni, puoi contattarci:

0923 364048 – 3517848868

[email protected]

Cosa vuol dire ATA

Cosa vuol dire ATA?

L’ Assistente Tecnico Amministrativo è una categoria di personale impiegata negli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, nelle istituzioni educative e negli istituti e scuole speciali statali in Italia. Questo professionista svolge compiti amministrativi e tecnici, indispensabili per il funzionamento delle scuole. Uno dei compiti principali è la gestione delle pratiche amministrative (ad esempio la documentazione scolastica, l’iscrizione studenti e la gestione delle risorse finanziarie e del personale).

Oltre al lavoro di segreteria, sono previsti i seguenti compiti: manutenzione e assistenza tecnica per la gestione dei computer e software nelle scuole nonché

l’organizzazione e manutenzione delle attrezzature, delle strutture e delle risorse scolastiche.

Ma quali sono i profili ATA?

Il sistema di classificazione del personale ATA è articolato in quattro aree, cui corrispondono quattro differenti livelli di conoscenze, capacità, abilità, competenze professionali, responsabilità e autonomia.

Il 14 Luglio è stata firmata all’Aran l’ipotesi di accordo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’istruzione e della ricerca.

Le nuove disposizioni non solo stabiliscono che la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventa un requisito base per l’accesso in molti dei profili ATA ma introducono nuovi profili.

Di seguito le aree e i profili indicati nel CCNL con i relativi requisiti:

Area dei collaboratori

Collaboratore scolastico. Requisiti di base per l’accesso: Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione.

Area degli operatori

Operatore scolastico. Requisiti di base per l’accesso: Attestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. In alternativa • Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione unitamente a certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e certificazione di competenze socio-assistenziali. Operatore dei servizi agrari. Requisiti di base per l’accesso: Attestato di qualifica professionale di Operatore agrituristico o Operatore agro industriale o Operatore agro-ambientale o Operatore agro-alimentare o equipollenti e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

Area degli assistenti

  • Assistente amministrativo. Requisiti di base per l’accesso: Diploma di scuola secondaria di secondo grado e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale
  • Assistente tecnico. Requisiti di base per l’accesso: Diploma di scuola secondaria di secondo grado corrispondente allo specifico settore professionale e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Cuoco. Requisiti di base per l’accesso: Diploma di scuola secondaria di secondo grado con qualifica di tecnico dei servizi di ristorazione, settore cucina e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.
  • Guardarobiere. Requisiti di base per l’accesso: Diploma di qualifica professionale di operatore di moda o diploma di scuola secondaria di secondo grado “Sistema moda” e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale
  • Infermiere. Requisiti di base per l’accesso Laurea in scienze infermieristiche o altro titolo ritenuto valido dalla vigente normativa per l’esercizio della professione di infermiere e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

Area dei funzionari e dell’elevata qualiflcazione

Appartengono a quest’area i lavoratori che svolgono attività lavorativa che può anche avere rilevanza esterna, con autonomia operativa nella definizione e nella predisposizione degli atti e nello svolgimento dei servizi amministrativi e tecnici, con possibili funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti sulla base delle eventuali risorse assegnate.

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Mobilità e graduatorie interne scuola

Mobilità e graduatorie interne scuola

Le scuole italiane hanno bisogno di nuovi docenti. Si stima che siano 94 mila le cattedre al momento vuote che attendono di essere coperte da insegnanti preparati e professionali.

La mobilità scolastica è una condizione normale nel settore dell’istruzione, che porta il corpo docenti a cambiare ruolo o sede di insegnamento. Essa può essere volontaria, quando l’insegnante decide di cambiare consapevolmente sede o ruolo, oppure obbligatoria, se nella sua scuola ci sono troppi insegnanti, in relazione al reale fabbisogno.

Per poter beneficiare della mobilità scolastica, gli insegnanti devono entrare nelle graduatorie interne della scuola.

Graduatorie interne scuola: cosa sono?

La graduatoria interna della scuola è un elenco stilato una volta l’anno e valido fino alla fine dei due quadrimestri di lezioni. Lo scopo delle graduatorie interne della scuola è quello di segnalare gli insegnanti perdenti posto, a seguito della riduzione del numero di cattedre o posti.

I docenti da inserire nelle graduatorie interne della scuola devono essere titolari di incarico triennale presso la propria scuola. Questi insegnanti saranno classificati sulla base di una valutazione di punteggi assegnati in base a un insieme di criteri.

Le graduatorie interne dell’Istituto sono predisposte per ogni classe di concorso e per ogni tipologia di posto e vengono pubblicate entro 15 giorni dalla scadenza dell’ordinanza per la presentazione delle domande di mobilità scolastica.

Un docente entra nelle graduatorie in una certa posizione in base al punteggio posseduto, che varia in base agli anni di esperienza, alle esigenze famigliari, ai titoli conseguiti e ai corsi seguiti. Ognuno di questi fattori concorre a formare il punteggio in graduatoria con un numero di punti prestabilito.

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Come entrare nelle graduatorie interne scuola

Per entrare nelle graduatorie interne delle scuole, i docenti devono presentare una domanda online presso lo sportello Istanze Online. Ogni anno, vengono pubblicate delle date precise per compiere questa operazione. Nel 2022, per esempio, le domande per accedere alla mobilità potevano essere inoltrate dal 28 febbraio al 15 marzo.

Nei successivi 15 giorni, come previsto dalla legge, sono state presentate le graduatorie.

Le altre date di interesse per i docenti sono state:

  • entro il 14 aprile: possibilità di richiedere la revoca della domanda presentata;
  • entro il 23 aprile 2022: il docente poteva inviare la comunicazione circa eventuali incongruenze nella lettera di convalida dell’istanza. Infatti, una volta presentata la domanda, il docente riceveva una mail con rimando alla lettera di notifica riportante i dati considerati e i punteggi attribuiti e reperibile nella sezione Archivio di Istanze Online. Se essa presentava incongruenze, il docente poteva comunicarlo all’USP competente entro 10 giorni dalla ricezione della lettera e comunque entro il termine ultimo di comunicazione al SIDI delle domande di mobilità;
  • entro il 23 aprile 2022: presentazione domanda per i docenti perdenti posto, entro 5 giorni dalla data di comunicazione dell’accertata soprannumerarietà;
  • entro il 23 aprile 2022: presentazione domanda docenti destinatari di nomina in ruolo giuridico dopo il 15 marzo 2022. I docenti sono infatti riammessi entro cinque giorni dalla nomina;
  • 19 aprile 2022: comunicazione al SIDI dei posti disponibili;
  • 23 aprile 2022: comunicazione al SIDI domande di mobilità;
  • 17 maggio 2022: pubblicazione movimenti.

Ogni anno le procedure si ripetono e i docenti sono invitati a prendere atto delle scadenze per poter entrare in graduatoria. I docenti che non vengono inseriti in graduatoria continuano a lavorare presso la sede attuale. Inoltre, non possono presentare domanda per i successivi due anni.

dote scuola

Dote Scuola 2022/2023 Regione Lombardia: quando arriva?

La Dote scuola 2022-2023 è un buono del valore da 200 a 500 € per libri di testo, attrezzature tecnologiche da usare in aula e altri strumenti didattici. Non solo, se ne può usufruire anche per: mostre, musei e teatri, divise, protezioni e calzature per il lavoro in laboratorio, strumenti per il disegno tecnico e molto altro.

La dote scuola non si applica al materiale di cancelleria.

A chi è rivolta la Dote Scuola?

I contributi sono stati previsti dalla Regione Lombardia e destinati a studenti e studentesse dai 3 ai 21 anni residenti in Lombardia e che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, quindi anche i licei o gli istituti professionali. L’obiettivo è quello di portare gli studenti, soprattutto quelli provenienti da famiglie con meno disponibilità economiche, a proseguire gli studi.

Infatti, per richiedere la dote scuola, è necessario possedere un valore ISEE non superiore a euro 15.748,78, richiesto a partire dal 1° gennaio 2022 e in corso di validità al momento della presentazione della domanda.

Domanda presentata: quando arriva la Dote Scuola 2022-2023?

Approvata il 23 maggio 2022, l’edizione 2022-2023 di Dote scuola consentiva l’accesso agli studenti idonei tramite la presentazione di una domanda da compilare online. Questa si poteva facilmente inviare attraverso il sito ufficiale Bandi Online in forma di autocertificazione, accedendo al sistema con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), oppure utilizzando la Carta Nazionale o Regionale dei Servizi (CNS o CRS) o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), con PIN personale e lettore della Carta.

L’apertura della ricezione delle domande si è tenuta dalle ore 12.00 del 7 giugno 2022 alle ore 12.00 del 12 luglio, come opportunamente indicato dal sito della Regione Lombardia. Coloro che hanno compilato in modo corretto la domanda si stanno chiedendo a quanto ammonta il contributo a loro dovuto e quando potranno spenderlo per l’acquisto di libri di testo, strumenti tecnologici e altre attrezzature utili per gli studenti.

Il valore economico del contributo a fondo perduto viene stabilito sulla base delle risorse disponibili e del numero di domande ricevute, ma comunque è stabilito in un range tra i 200 e i 500 euro.

L’erogazione del contributo ha avuto inizio dal 7 settembre 2022 mediante tessera CRS o CNS, utilizzabile fino al 31 gennaio 2023, presso i negozi autorizzati. Gli studenti hanno ricevuto una e-mail da Edenred, a seguito della comunicazione dell’esito della domanda, all’indirizzo indicato in fase di compilazione.

Per spendere il buono, nel caso in cui il negozio non sia munito di POS per il pagamento virtuale, lo studente può fornire il codice fiscale e due caratteri presi dal Codice Dote Scuola.

Come usare la Dote Scuola con tessera sanitaria o app

La famiglia che riceve il Codice Dote scuola via mail deve registrarsi sul sito https://beneficiari.edenred.it/, inserendo poi il Codice Fiscale del genitore o legale rappresentante e la data di nascita del minore beneficiario, nella sezione Programmi Sociali Pubblici.

Da questa sezione è possibile anche leggere la lista dei punti vendita convenzionati con Dote Scuola. Per utilizzare il contributo, basta recarsi nelle sedi presentando la Tessera Sanitaria per le transazioni, oppure fornendo il Codice Fiscale su cui è stato caricato il contributo e due caratteri a caso del PIN Dote Scuola, da caricare sul portale affiliati del rivenditore.

In alternativa, è possibile anche pagare con app Ticket Restaurant. L’applicazione è in grado di generare un codice di pagamento (codice OTP) da fornire all’esercente.

Se lo studente dovesse smarrire il PIN Dote Scuola, può recuperarlo all’indirizzo https://beneficiari.edenred.it/web/ticketservice/recuperapin attraverso il Codice Fiscale del richiedente e quello del beneficiario. Altrimenti, è possibile recuperare il PIN Dote Scuola tramite l’app Ticket Restaurant.

24 cfu

Scadenza 24 CFU il 31 Ottobre 2022

Il 31 ottobre 2022 è un crocevia essenziale per i 24 CFU.

Questa data cambierà tutto, per diventare docente di scuola italiana occorrerà acquisire 60 CFU ad un costo probabilmente più elevato al contrario chi riesce ad acquisire i 24 CFU entro il 31 ottobre si troverà pronto per partecipare sia ai concorsi che saranno emanati in futuro che ad iscriversi alle graduatorie per le supplenze.

Come acquisire i 24 CFU e le Università dove ottenerli

I 24 CFU ancora per poco sono il requisito essenziale o per chiunque voglia intraprendere una carriera negli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado. Interessano ai docenti che non sono abilitati e che non hanno un servizio pari a tre annualità.

I 24 cfu sono stati introdotti dal MIUR nel 2017 così da permettere al docente di acquisire una visione ampia per svolgere al meglio il ruolo di insegnante.

Per i posti di insegnante tecnico-pratico occorre:

  • diploma valido per l’accesso alla classe di concorso richiesta fino al 2024/25, si consiglia acquisirli entro il 31 ottobre, poi necessiterà anche l’abilitazione o laurea triennale

Per i posti di sostegno:

  • Oltre ai requisiti necessari per i posti comuni o per i posti di ITP, occorre ottenere il titolo di specializzazione sul sostegno.

Per le altre classi di concorso, i laureati non abilitati che non hanno maturato i 36 mesi di servizio, devono conseguire tale titolo.

Le materie su cui verte sono le seguenti:

  • Antropologia
  • Psicologia
  • Pedagogia
  • Metodologie e tecnologie didattiche.

I 24 CFU devono essere svolti esclusivamente da Università pubbliche o private.

Riforma reclutamento docenti

Riforma reclutamento docenti: le novità in Gazzetta Ufficiale

Il Decreto di Conversione n. 36 (convertito in legge N. 79 del 29 giugno 2022), riforma del reclutamento degli insegnanti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La riforma è legge, ma per la sua attuazione servono altri passaggi, ulteriori provvedimenti da emanare. Esso contiene il nuovo iter formativo che i futuri docenti dovranno seguire per conseguire l’abilitazione.

Vediamo in breve in cosa consiste e quali percorsi devono affrontare gli aspiranti insegnanti per ottenere la cattedra.

Novità per gli insegnanti: il percorso da 60 CFU

I futuri insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado dovranno affrontare un percorso formativo da 60 CFU/CFA presso le Università, con una prova finale che comprenderà un test scritto (non più a crocette, ma con domande aperte) e uno orale. Il numero dei posti disponibili dipenderà dal fabbisogno di cattedre dell’anno scolastico.

Il percorso non è ancora definitivo e dovremo attendere il DPCM che dovrà essere pubblicato entro il 31 luglio 2022.

Questo Decreto Ministeriale dovrà indicare:

  • il contenuto e la struttura dell’offerta formativa, che corrisponde a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 in ambito didattico, comprese attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiori a 20 CFU/CFA. Per ogni stage, la frequenza in classe non può essere inferiore a 12 ore;
  • la quantità di crediti universitari o accademici riservati alla formazione per persone con disabilità
  • quante attività formative siano necessarie per sostenere l’esame finale
  • modalità di svolgimento degli esami finali universitari, scritti e orali.

I 24 o 30 CFU già acquisiti saranno riconosciuti

Se gli insegnanti possiedono già 24 o 30 CFU (acquisiti entro il 31 ottobre 2022) in quanto già inseriti nelle GPS, questi verranno riconosciuti.

Gli insegnanti saranno poi comunque chiamati ad integrare la formazione iniziale, attraverso un percorso che li porti al conseguimento di 60 crediti.

Questa fase transitoria durerà fino al 31 dicembre 2024, tempo in cui i candidati dei concorsi a cattedra già in possesso di crediti, potranno conseguire i restanti dopo aver superato il concorso. Il nuovo regime, invece, entrerà in vigore tra il 2025 e il 2026.

Gli insegnanti che possiedono almeno tre anni di servizio svolti negli ultimi cinque anni potranno partecipare ai concorsi senza la necessità di ottenere ulteriori crediti o l’abilitazione. Tuttavia, è richiesto che almeno un anno di servizio sia stato svolto nella stessa classe di concorso per cui si partecipa al concorso.

Dunque, per accedere al ruolo: uno studente appena laureato in una facoltà magistrale, (triennale per ITP), deve accedere al corso da 60 CFU, superare la prova finale, iscriversi a concorso e superare un anno di prova in servizio con test finale e valutazione.

Come funziona il reclutamento docenti: costo, concorso, graduatoria, anno di prova

I concorsi saranno annuali e vi accederanno solo un numero limitato di candidati, in base al fabbisogno di cattedre di un certo anno. Il costo del corso è interamente a carico dello studente, ma ci sarà un prezzo calmierato, ovvero un tetto massimo che l’università dovrà proporre.

La frequenza di questi corsi sarà obbligatoria e in presenza, per un minimo dell’80% delle ore. Una volta ottenuti i 60 CFU a seguito della prova finale, si accede a un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o nazionale.

Il concorso si suddivide in una prova scritta a risposta aperta, e una prova orale per verificare l’attitudine all’insegnamento, e infine l’apertura di una graduatoria in base ai risultati dei test.

Per la precisione, ci saranno due graduatorie: una composta dai vincitori che possiedono il titolo di studio e l’abilitazione, e una contenente i vincitori che devono ancora conseguire l’abilitazione, quindi coloro che stanno integrando il numero di crediti e chi ha effettuato tre anni di servizio.

I primi saranno assunti con contratto a tempo indeterminato e i secondi con contratto di supplenza annuale, che conseguiranno l’abilitazione attraverso i 30 CFU/CFA mancanti. Chi è in possesso di abilitazione avrà la priorità, mentre i futuri insegnanti sprovvisti di abilitazione saranno assunti qualora vi fossero posti vacanti.

Futuri insegnanti con abilitazione e insegnanti di sostegno

L’anno di prova è necessario per essere ammessi al ruolo di insegnante. Al termine di questo anno, subordinato al servizio svolto per almeno 180 giorni, di cui 120 di attività didattiche, è prevista una prova finale che consiste in un test di verifica delle competenze del futuro insegnante, e in una valutazione del dirigente scolastico e del comitato per la valutazione dei docenti.

Se questa prova viene superata, il docente è ammesso in ruolo nella scuola in cui ha prestato servizio, in alternativa dovrà ripetere l’anno di prova. Le regole appena riportate sono uguali anche per gli insegnanti di sostegno.

Il docente immesso nel ruolo dovrà permanere all’interno della medesima scuola per un periodo non inferiore a tre anni.

Futuri insegnanti sprovvisti di abilitazione

Ai vincitori del concorso non qualificati verrà chiesto di firmare un contratto annuale di supplenza con USR su base part-time e dovranno acquisire 30 CFU/CFA, attraverso i corsi di formazione iniziale e di qualificazione dell’Ateneo. Con il superamento degli esami finali (lezioni scritte e simulazioni) dei suddetti insegnamenti, gli interessati otterranno l’abilitazione all’insegnamento.

Una volta assunti nella scuola in cui hanno sostenuto il periodo di prova, vi dovranno restare nel ruolo di insegnanti per almeno quattro anni.

Novità della formazione retribuita

I docenti già in servizio, come previsto dal PNRR, possono essere premiati qualora decidessero di aderire al percorso di formazione su base volontaria. Coloro che supereranno con successo il corso triennale riceveranno una somma una tantum, che coincide con il 10 e il 20 per cento del proprio trattamento stipendiale.

Riforma utile o troppo complessa?

Il maxi emendamento di modifica al testo del PNRR contenente la riforma del reclutamento dei docenti propone nuove direttive per consentire agli aspiranti insegnanti di ottenere l’abilitazione. Qualcuno lo definisce un percorso lungo e tortuoso, ma dobbiamo tenere presente che l’obiettivo del Governo è quello di selezionare insegnanti preparati, con tutte le competenze necessarie per svolgere il loro compito in modo ottimale.

Non basterà più la laurea, ma occorrerà anche un percorso universitario specifico, per svolgere con consapevolezza i compiti connessi con la funzione di docente, portando a una maggiore partecipazione e inclusione degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, impartendo gli insegnamenti adeguati, tenendo conto delle caratteristiche psicologiche e caratteriali delle classi e sapendo utilizzare gli strumenti tecnologici e innovativi.

graduatorie gps 2022

Aggiornamento Graduatore GPS 2022: imminente apertura graduatorie

Una delle date più attese dal mondo docenti è, ufficiosamente, arrivata. In un incontro con le organizzazioni sindacali, il MIUR ha mostrato la bozza dell’ordinanza che regolerà l’aggiornamento delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) del prossimo biennio.

Diverse fonti sindacali indicano come data di inizio per la presentazione delle domande, il 19 aprile. Il periodo entro il quale presentare la domanda dovrebbe essere di soli 20 giorni.

Prima dell’ufficialità si pensa che qualcosa potrebbe cambiare, manca infatti il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Quali sono le novità inserite nel nuovo bando GPS 2022

Estensione sulle sanzioni per l’interruzione o il rifiuto di un ruolo di supplenza.

Confermata la sanzione per chi non prende servizio in una sede indicata come preferenza, in questo caso non si potrà accedere a incarichi al 30 giugno o al 31 agosto, su quella classe di concorso. Da questa bozza sembra che la sanzione si estenderebbe anche alle altre classi di concorso a cui si è iscritti.

Ulteriore novità è prevista anche per chi interrompe un ruolo, senza giustificato motivo, e la sanzione non riguarderà più solo l’anno scolastico in corso ma l’intero biennio delle GPS.

Iscrizioni con riserva e seconde fasce

Le seconde fasce saranno dedicate agli aspiranti docenti, non ancora abilitati o specializzati. Nelle GPS per scuole primarie o dell’infanzia potranno iscriversi i laureandi in Scienze della Formazione, che in questo anno accademico hanno frequentato il terzo, quarto o quinto anno. Rispettivamente, dovranno possedere almeno 150, 200 o 250 CFU, al momento della presentazione della domanda.

Seconda fascia anche per quei candidati, anche privi di specializzazione, con almeno tre annualità di servizio di sostegno nel grado per cui si chiede l’inserimento. Valido anche l’anno in corso se si sono maturate almeno 180 ore.

Chi sta frequentando il TFA Sostegno si potrà iscrivere ma con riserva, con l’obbligo di scioglierla entro il 15 luglio. Quindi conseguendo il titolo finale.

GPS 2022, come aumentare subito il punteggio

Aumentare il punteggio in graduatoria è ancora possibile. Rivolgendosi ad enti accreditati al MIUR ai sensi della direttiva 170/2016, come Agatos Service, si potranno ottenere le certificazioni digitali necessarie per l’ottenimento di 2 punti in graduatoria.

Tutti i corsi proposti sono erogati totalmente online, possono essere seguiti dove e quando si vuole basta una connessione ad internet uno smartphone, pc o tablet. Alla fine del percorso vi è un test a risposta multipla, in caso di mancato superamento si potrà ripetere senza costi aggiuntivi. Terminato positivamente il test si potrà scaricare in autonomia la certificazione.

Oltre alle certificazioni digitali, Agatos Service è Test Center British Institute, per il rilascio di certificazioni linguistiche inglese B2-C1-C2, che associate al corso di perfezionamento CLIL, riconoscono fino a 9 punti per le graduatorie GPS.

infografica articolo gps 2022